3 – 15 Maggio 2005
Cinema Gnomo, Milano

NUOVO CINEMA ARGENTINA
18 film recenti, un monologo teatrale, una serata sul tango

I film della “Nueva ola argentina” selezionati per “NUOVO CINEMA ARGENTINA” sono stati in massima parte realizzati dopo l’anno 2000 e costituiscono il meglio della produzione dei giovani autori argentini “under 40”.
Non c’è festival cinematografico degli ultimi anni che non ospiti in concorso una o più pellicole argentine, che non di rado si aggiudicano premi importanti, come l’Orso d’argento 2004 de “El abrazo partido”, o grandi lodi della critica. Sempre meno sporadicamente questi film riescono a raggiungere, magari in limitato numero di copie, le sale italiane, riscuotendo interesse e apprezzamenti dal pubblico, come “Kamchakta” di Marcelo Pineyro, i film di Lucrecia Martel “La ciénaga” e “La niña santa”, le opere di Alejandro Agresti “Tutto il bene del mondo”, il divertente “9 regine” di Bielinsky . Un fenomeno che ormai è diventato una vera moda, nato nei primi anni ’90 con il boom delle scuole di cinema in Argentina. Scuole che ora contano oltre 10.000 studenti. Ben presto, questi giovani allievi sono passati dietro la macchina da presa, realizzando opere che da un lato si inserivano nella grande tradizione cinematografica dei Solanas, Getino, Birri, Favio, Torre Nilsson, Subiela, e dall’altra se ne distanziavano. Opere fresche, lucide e insieme taglienti. La svolta è nel ’99 con l’affermazione internazionale di “Mondo Grua” di Pablo Trapero, premio della Settimana della critica a Venezia. Molti scoprono con stupore la presenza di una ricca produzione culturale in coincidenza delìa gravissima crisi economica esplosa nel 2001, che ha portato alle soglie della povertà  il ceto medio argentino. Il cinema è diventato il medium per eccellenza capace di investigare e far conoscere in profondità  una situazione inimmaginabile per quella che è stata tra le regioni più ricche del pianeta e meta di molti emigranti italiani. In pochi anni la produzione si è differenziata in una polifonia di voci e di sguardi molto diversi tra loro. E nel frattempo il Paese ha ripreso fiducia, avviando un processo decisamente positivo nell’economia nazionale, con dati sorprendenti, paragonabili a quelli della “locomotiva” cinese.

Paragone calzante anche per il cinema : forse solo l’Estremo Oriente ha prodotto negli ultimi anni talenti e qualità  artistica quanto l’Argentina, la cui aria nuova sta contagiando il resto del Sudamerica, Cile e Uruguay in testa. In questo clima anche gli esponenti delle generazioni precedenti hanno sperimentato nuovi stili, nuove tecnologie e nuovi temi: Carlos Sorin in “Piccole storie / Historias minimas” ha girato un film minimalista con camera a mano alla maniera dei registi più giovani, altri come Agresti o Aristarain hanno filmato storie in maniera molto fresca e realizzato alcuni dei migliori lavori della loro carriera.
Ma il fenomeno più significativo riguarda la “facilità ” con cui si fa cinema in Argentina, grazie a una capacità  produttiva snella e che non penalizza gli esordienti e i mezzi finanziari limitati; un sistema pubblico/privato che potrebbe insegnare parecchio alla realtà  produttiva del cinema italiano. In proposito il regista Carlos Sorin ha dichiarato : “Credo che Buenos Aires sia la città  al mondo con la più alta concentrazione di registi per metro quadro”.

I film inediti o non distribuiti nel circuito italiano sono :

La chimera degli eroi” di Daniel Rosenfeld (2004)
Oscar” di Sergio Morkin (2004)
Solo por hoy” di Ariel Rotter (2001)
Fasinpat- Fabbrica senza padrone” di Daniele Incalcaterra (2004)
“Memorie del saccheggio” di Pino Solanas (2003)
I guanti magici” di Martin Rejtman (2004)
Cassa nera” di Luis Ortega (2002)
Vagon fumador” di Veronica Chen (2002)

L’italo-argentino-cileno Marco Bechis, affermatosi con “Garage Olimpo” e “Figli/Hijos”, è presente con la sua opera prima realizzata nel 1991 “Alambrado”

Sono in programma due momenti teatrali : l’attore argentino Coco Leonardi, ex-Comuna Baires, propone il monologo “Patria potestà ”, la italo-sudamericana Meri Lao, nata a Milano, pianista, cantante, commediografa, racconta il suo amore per il tango attraverso immagini, canzoni e ricordi “Il tango nel cinema”.

Il Bar del Cinema Gnomo, durante il Festival, ha in listino specialità  argentine come le empanadas e vino argentino della migliore qualità . Il Ristorante Exploit delle Colonne di San Lorenzo propone un Menu “Cinema argentino” a 35 euro, comprendente un primo, carne argentina d.o.c., vino argentino d.o.c.

Promossa da Milano Cinema-Comune di Milano, organizzata dalla Associazione Culturale Dioniso, con il patrocinio e la collaborazione del Consolato Generale e Centro di promozione della Repubblica Argentina a Milano.
Un particolare ringraziamento all’INCAA (Istituto nazionale di cinema e arti audiovisive) di Buenos Aires, al Ristorante EXPLOIT di Milano, all’Industria vinicola AIVIE, all’Associazione Labò-Iberamericana, a Liliana Bertoli, a Camila Botticella, a Diego Bresler, Marzio Castagnedi, a Nicola Falcinella.

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