3 – 12 Aprile 2001
Cinema De Amicis, Milano

UN’ITALIANA A PARIGI

L’eclisse del cinema italiano dal panorama europeo ha provocato, da diverse stagioni, un’emigrazione fuori confine delle nostre attrici: ultimo fenomeno di divino esilio, dove la Francia s’è subito ritagliata il ruolo rassicurante di Paese sensibile e benefattore, pronto a accogliere a braccia aperte e rilanciare glorie addormentate o a promuovere talenti emergenti.

Il cinema francese è così divenuto l’Oncle d’Amérique delle neo-dive in fiore, e in fuga. E’ il caso di Ornella Muti, a 44 anni la nonna più desiderabile del pianeta cinema, che ha ritrovato in Francia il piacere della fiction e una venerazione altrove più avara. In parallelo, Laura Morante e, adesso, Monica Bellucci, perfezioni di cristallo, hanno avuto dagli schermi transalpini magnifiche occasioni di riapparire e riconquistare le platee: non solo in Francia, ma anche altrove e, con effetto-boomerang, nell’Italia di partenza. Pure Isabella Ferrari, icona ancora spumeggiante e adolescenziale di natalizi “Sapori di mare”, non ha tardato a fare dei set d’Oltralpe un andirivieni rigeneratore degli exploits mediterranei, seguita nello sconfinamento artistico da un vagheggiatissimo plotone di dive in divenire, tra cui Valentina Cervi. Paradossalmente, anche per le italiane che l’hanno eletta prima patria cinematografica, la Francia è stata un istantaneo trampolino d’affermazione all’”estero”, Italia inclusa. Soltanto dopo una lunga e sfolgorante carriera a Parigi, Valeria Bruni Tedeschi è stata da tempo “scoperta” da Moretti e Calopresti, mentre solo ora Chiara Mastroianni appare da protagonista su un set di casa nostra (“La coscienza di Zeno” di Francesca Comencini). Ma Maria Pitarresi, altra ammirata italiana di Francia e “del” cinema francese, attende ancora (dopo il successo pure da noi di “Ricomincia da oggi”) il battesimo nella patria e sugli schermi di Marcello. Già  Anna Galiena aveva dovuto attendere “Il marito della parrucchiera”, quasi tutto disciolto nelle attrattive di seduzione autarchica della protagonista, per essere lanciata nel mondo intero come attrice mirabilmente italiana. Con altrettanto morbido trasbordo, l’incantevole Alessandra Martines, star del pas de deux e attrice ai primi passi in Italia, “rapita” e sposata da Claude Lelouch, è stata trasformata da un giorno all’altro dal regista-pigmalione in diva transalpina. Omaggio alle star di casa espatriate per riaffermare, in Francia, la loro eccellenza mediterranea, la retrospettiva “Un’italiana a Parigi” intende illustrare questo singolare universo double-face, ripercorrendo rivelazioni inattese e bis di gloria sugli “écrans d’à  cà´té”, il cinema della porta accanto.

10 attrici, 17 titoli, di cui 7 in originale, 6 in prima italiana.

CREDITS

Promossa dal Comune di Milano
Cultura e Musei Settore Cultura e Spettacolo-Ufficio Cinema

In collaborazione con il Centre Culturel Français de Milan

Organizzata da
Associazione Culturale Dioniso

Curata da Mario Serenellini e Pier G. Carizzoni

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