1997 – 2003
Sedi varie – Circuitazione
Sguardi su Nietzsche
Curatore: Pier Giorgio Carizzoni
Organizzazione: Associazione culturale Dioniso
Il nostro intento è quello di superare gli angusti confini delle iniziative e dei convegni specialistici per consentire ad un ampio pubblico (di tutta Italia) innovative ed inconsuete vie d’accesso alla comprensione della personalità dell’autore di “Così parlò Zarathustra”, il quale, come è noto, amò in modo particolare l’Italia (fu un assiduo frequentatore della riviera ligure, nonché visitatore di Roma, Sorrento, e di altre località della penisola).
Si sottolinea che dal 1995 a oggi, numerose città (tra cui Roma, Milano, Bologna, Vicenza, Latina, Siracusa, Trieste) hanno celebrato la sua figura con la mostra SGUARDI SU NIETZSCHE e con iniziative proposte dalla Associazione Dioniso.
L’importanza di Nietzsche nel XX secolo
A partire dal suo crollo psichico nel gennaio 1889 a Torino, e ancor più dopo la sua morte il 25 agosto 1900 a Weimar, Nietzsche ha acquisito una sempre maggior importanza nel mondo della cultura e del pensiero. Egli ha affascinato con eguale intensità sia l’intelletto che l’immaginazione moderni e inizialmente ha avuto maggior fortuna nella letteratura, nella poesia e nelle arti piuttosto che nella filosofia o in altre scienze umane. Thomas Mann, Gide, D’Annunzio, Strindberg, Shaw, ripresero alcuni tratti essenziali degli scritti di Nietzsche già attorno alla svolta del secolo, mentre Mahler, Strauss e Delius lo riecheggiarono nelle produzioni musicali. In tempi più recenti, Heidegger, Foucault e Derrida hanno confermato, in modi diversi, la enorme portata e il significato filosofico del pensiero di Nietzsche nel corso del XX secolo. D’altronde la sua statura nel mondo contemporaneo è resa manifesta non solo dalla filosofia o dalla letteratura, ma anche dalla psicologia, dall’antropologia, dalla sociologia, dalle scienze politiche, dalla teologia. Le sue opere hanno conservato un fascino che si estende ben al di fuori delle discipline accademiche, per coinvolgere poeti, scrittori, musicisti, oltre che un pubblico crescente di lettori. Se qualcuno chiedesse perché Nietzsche ha suscitato tanta attenzione, sarebbe difficile trovare una risposta univoca. L’influenza esercitata da Nietzsche sembra provenire dalla originale fattura dei suoi testi, permeati da afflati visionari e poetici e in grado di attrarre generazioni diverse, anche di orientamenti politici divergenti, con motivazioni sempre rinnovate.
I suoi pensieri si formano attraverso un processo mentale audace, inflessibile, sempre pronto a trarre conseguenze ultime e sorprendenti, a porre domande impreviste e inquietanti; egli coinvolge il lettore nello sviluppo stesso dei suoi pensieri, ricercandone la complicità con il frequente ricorso ad espedienti propri di una retorica irresistibile, sapiente, seminando sul proprio cammino dubbi e contraddizioni, mettendo radicalmente in discussione ogni certezza sin lì acquisita. Nietzsche dà voce al sospetto che noi siamo controllati da forze che non conosciamo realmente, ma che sono tuttavia presenti nei nostri corpi, nel nostro linguaggio, nella nostra storia. Normalmente tendiamo a nascondere o a sopprimere queste forze razionalizzando ogni cosa, ponendo la sfera della soggettività al centro del nostro mondo. Nietzsche ci induce a portare alla luce una vita e un’esistenza più nascoste e segrete, smantellando le artificiali, manichee costruzioni del soggetto e smascherandone tutte le illusioni. Nello stesso tempo, egli ci suggerisce di rimanere alla superficie della vita, “danzando” attorno alla realtà , abbandonando il desiderio di voler guardare al di sotto della dissimulazione delle cose, per volgerci invece alla multiforme apparenza del mondo, alla sua smagliante bellezza, al suo godimento, ai suoi orrori: amor fati.
“Volume “Nietsche: le parole, le immagini”. Oscar Mondadori, Piccoli saggi, A. Mondadori, Milano, 1995. A cura di P. G. Carizzoni
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Clicca qui per visualizzare l’invito al convegno di Vicenza, 5 dicembre 2000.
Clicca qui per visualizzare l’invito alla mostra di Vicenza, 6 dicembre 2000.
Clicca qui per visualizzare la locandina del convegno e della mostra di Riva del Garda – Arco, marzo-aprile 2001.
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